Piovono ancora le condanne da tutto il mondo musulmano contro Israele per la domenica di sangue. E’ stata dichiarata una giornata di lutto in reazione alle violenze dell’esercito israeliano che hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti lungo le frontiere con i territori occupati da Israele, in occasione della commemorazione della "Nakba" (catastrofe), la data dell’occupazione delle terre palestinesi dal regime di Israele nel 1948. L'esercito di Tel Aviv ha aperto il fuoco ai manifestanti disarmati. La notizia ha avuto un vasto eco sui giornali dei paesi arabi. “Il Golan, il sud del Libano e la Palestina… unico sangue, unico fronte!”, era il titolo di ieri del quotidiano siriano al-Baath. Per il quotidiano Tishrin «È cominciato il cammino del ritorno » un articolo che aveva portato la foto di centinaia di giovani palestinesi, residenti in Siria, diretti domenica scorsa verso il confine siriano, dove centinaia di persone sono riuscite a passare la frontiera e liberare -almeno per qualche ora- il villaggio di Majd al Shams, nel Golan, occupato dalle forze israeliane dopo la guerra dei sei giorni, nel 1967. Cosi quest’anno il diritto al ritorno e la sua inviolabilità è entrano in una fase nuova. Sami Abu Zahri il portavoce di Hamas, ha chiesto ai paesi arabi di reagire dinanzi ai crimini commessi da Israele e ha chiesto l’attenzione degli organizzazioni internazionali in merito. La Lega Araba dal canto suo ha condannato l’uccisone dei manifestanti lungo le frontiere con Libano, Siria Cisgiordania e Gaza. Mohammad Sabih, il vice presidente della Lega araba in un intervento a questo proposito, ha affermato che le nazioni arabe, già in mobilitazione nella regione, nell’anniversario di Nakba, hanno dimostrato che non hanno nessuana paura da Israele e dal suo potere militare. Il portavoce del ministro degli esteri siriano, dopo aver condannato il massacro dei manifestanti nelle Alture di Golan, nei territori occupati e nel Libano del Sud, ha ricordato il sostegno del suo paese per il popolo palestinese. Il rappresentante del Libano presso le Nazioni Unite ha duninciato Israele per attaccare i manifestanti nella zona Marun Al Raas. Un ennesimo episodio, quest’ultimo, di violare la sovranita’ libanse da parte del regime israeliano che viola, quando desidera, le resoluzioni dell’Onu.
Tratto da: http://italian.irib.ir/analisi/articoli/item/92260-nakba-domenica-di-sangue-condanne-contro-il-regime-sionista
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