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venerdì 9 dicembre 2022

MALORI IMPROVVISI E AUTO CHE PRENDONO FUOCO: TUTTO NORMALE !!!


MALORI IMPROVVISI E AUTO CHE PRENDONO FUOCO:

TUTTO NORMALE !!!

Muore per un malore ventinovenne nella sua auto che anzichè spegnersi o ingolfarsi si surriscalda e prende fuoco !?!

Nessun "giornalista" si è posto il dubbio di come un'auto possa prendere fuoco da sola per essersi "appoggiata al muro" e rimasta accesa (anzichè spegnersi), nessuno che ipotizza un'indagine sull'auto e magari prospetta un ritiro dal mercato di quel tipo di auto .... TUTTO NORMALE!!! 

Link Articolo: https://tg24.sky.it/milano/2022/12/08/incendio-auto-morto-lumezzane

mercoledì 27 luglio 2022

Cosa ci aspetta in autunno?

Cosa ci aspetta in autunno?

Spesso sento forti preoccupazioni per quello che potrebbe accadere quest’autunno, ma nello specifico cosa temiamo?

Io credo che fa più paura l’ignoto, il non sapere cosa accadrà, insomma la paura della paura che non la paura stessa …

La paura, l’ansia, le preoccupazioni spesso derivano dalla non conoscenza o dalla disinformazione …

Martin Luther King diceva:

“Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.

Si perché spesso quando “andiamo a vedere” la nostra paura questa si scioglie da sola.

E quindi se provassimo a sviscerare le nostre paure?

Se provassimo a confrontarci con gli altri ed a vedere quali possono essere fondate e quali no?

Se provassimo a cercare delle soluzioni per quello che potrebbe accadere?

Qualcuno potrebbe dire “… e se per certe paure non ci fossero soluzioni?”

Se non ci sono soluzioni allora perché preoccuparsi?

Se abbiamo paura che un asteroide colpisca la terra e la distrugga, se ne ho la possibilità cerco di costruirmi un’astronave, in caso contrario non serve preoccuparsi, semmai posso pregare (se ci credo) o posso dedicarmi a fare del bene per migliorare il mio karma per la prossima vita (se ci credo).

Ma se invece una soluzione c’è, perché non cercarla nel concreto anziché aspettare che il politico legiferi a nostro favore o qualche entità esterna venga in nostro aiuto?

 

Responsabili delle Nostra Realtà

Noi siamo responsabili della nostra vita e della nostra realtà e più prenderemo consapevolezza di questo e meno avremo paura di situazioni esterne.

Cose spiacevoli esterne possono capitare, ma impariamo a vederle come sfide per migliorare noi stessi e non come sfighe di cui lamentarsi.

Questi ultimi due anni sono stati ricchi di sfide, ma se stiamo qui a raccontarlo vuol dire che le abbiamo superate, ci sono state leggi contro la Costituzione, contro i Diritti Umani e Fondamentali eppure eccoci qua … più forti ed uniti di prima, queste sfide infatti in certi casi ci hanno spinto fuori dalla zona di comfort, ci hanno spinto a cercare altri come noi e ci hanno spinto a trovare soluzioni … io oserei dire anche che ci hanno dato delle opportunità e ci hanno fatto evolvere!

 

Ora di cosa abbiamo paura?

Sono sicuro che ognuno ha le sue preoccupazioni, ma che ne dite se proviamo ad esporle ed a ragionarci su insieme?

La paura, specie se non espressa, spesso può portarci a smettere di ragionare ed a non vedere vie di uscita anche se queste ci sono … aprirsi agli altri vuole dire avere più punti di vista e più risorse per lavorare alle soluzioni.

Vi va se ognuno elenca le cose di cui si preoccupa per l’autunno e proviamo a trovare insieme delle soluzioni?

 

Cosa temo io

Inizio io per rompere il ghiaccio (spero di rompere solo quello J ).

Io temo che in autunno possa continuare l’aumento dei prezzi e quindi ci potrebbero essere problemi economici per alcune persone ed anche per alcune piccole aziende (che potrebbero essere costrette a licenziare qualche dipendente)…

Una soluzione a questo problema ad esempio potrebbe essere quello di istituire una raccolta di generi alimentari e beni di prima necessità per le persone che si potrebbero trovare in difficoltà economiche, questo è completamente in linea con lo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco del Nuovo Mondo che tutti auspichiamo.

Ovviamente questa soluzione è da strutturare e da metterla in pratica, ma ritengo che sia un’ipotesi utile su cui ragionare.

 

Cosa invece NON temo io

Non credo invece che ci saranno ulteriori obblighi vaccinali, chiusure forzate o altre restrizioni in merito al virus per vari motivi che vado ad elencare:

1)   Ricominciare con chiusure e restrizioni vorrebbe dire per il Sistema riconoscere apertamente che i vaccini non hanno funzionato.

2)    Molti vaccinati si stanno ammalando più dei non vaccinati e questo trend continuerà come potrebbero giustificarlo se addirittura i non vaccinati fossero costretti a stare chiusi in casa?

3)   Molte persone che hanno fatto 2-3 dosi di vaccino non hanno intenzione di farne altre e chi non si è vaccinato fino ad ora non comincerà certo a vaccinarsi adesso e quindi un’ulteriore campagna vaccinale sarebbe un vero flop che farebbe perdere ogni residua credibilità del governo.

4)   Gli effetti avversi dei vaccini si stanno palesando sempre di più e non parlo solo di morti improvvise (che spesso colpiscono giovani e persone allenate), ma anche di patologie più o meno gravi che stanno colpendo chi si è vaccinato, per ora i media stanno riuscendo a tenere sotto controllo la situazione negando anche l’evidenza, ma il sistema scricchiola e peggiorerebbe in caso di ulteriori obblighi vaccinali.

5)   La magistratura sta iniziando a fare il proprio dovere, ci sono infatti delle sentenze, delle ordinanze e dei provvedimenti che lasciano ben sperare che qualcosa finalmente si muova.

6)   In questi 2 anni e mezzo non sono mai state ripetute le stesse modalità di restrizioni, prima ci sono state le zone rosse, poi le regioni colorate, poi il lockdown, poi il green pass, ma mai sono tornati a riproporre metodi restrittivi già utilizzati, perché non funzionerebbero.

7)    Le restrizioni sono state sempre graduali e mai improvvise proprio perché con la gradualità non solo si riescono ad accettare cose inaccettabili, ma si tiene anche il polso della situazione monitorando le reazioni dell’opinione pubblica, quindi se avessero avuto intenzione di continuare il teatrino del greenpass, delle mascherine al chiuso etc. perché hanno deciso di toglierle?

Come dicevo non hanno mai ripetuto le stesse restrizioni con la medesima modalità, ma alcune restrizioni le hanno tenute per quasi due anni (ad esempio le mascherine al chiuso) per poi toglierle solo pochi mesi fa, perché l’hanno fatto se l’idea era quella di reiterare la favola del virus all’infinito?

8)    Tutto quello che hanno fatto (chiusure, restrizioni etc) sono riusciti a farlo perché avevano dalla loro parte l’appoggio di gran parte dell’opinione pubblica ottenuta con la paura ed il dividi et impera.

 

Non credo neppure che ci sarà un aggravamento del conflitto in Ucraina che possa coinvolgere anche l’Italia o che possa portare il governo italiano a dichiarare stato di guerra o la legge marziale. Zelensky inizia a perdere alleati interni ed il sostegno della stampa internazionale (prima totalmente asservita) ora inizia ad essere più cauta, non credo quindi neppure che ci sarà la 3° Guerra Mondiale perché questo non converrebbe a nessuno.

 

Per ogni ipotesi bisognerebbe sempre chiedersi “cui prodest?” (a chi giova?) inoltre andrebbe valutato l’impatto sull’opinione pubblica … in questi 2 anni e mezzo hanno fatto di tutto per dividerci ed ecco perché non credo neppure che si verificherà una crisi energetica, idrica o alimentare grave o generalizzata perché questo unirebbe le persone anziché dividerle (non è possibile togliere la corrente, l’acqua o l’accesso al cibo solo ai novax o solo a chi non ha il greenpass e non vi è alcun valido motivo per farlo e quindi saremmo tutti vittima di questa evenienza e questo ci porterebbe ad unirci ed a cercare soluzioni condivise vanificando il loro “dividi e t impera” di 2 anni e mezzo).

 

Vale quindi la pena preoccuparsi?

Guardatevi intorno, tante persone hanno ripreso a vivere, sono tutte persone matte e poco riflessive ?

Smettere di vivere per paura di morire ha senso?

In caso di catastrofe (militare, energetica, idrica o alimentare) quanto si potrebbe sopravvivere con le scorte e/o dentro un bunker?

Vale la pena di angustiarsi il presente per sopravvivere qualche giorno in più nel caso (remoto) di una catastrofe?

Varrebbe davvero la pena di sopravvivere in un (eventuale) mondo post apocalittico?


Ipotesi Infondate e Scelte Personali

Nel tempo molte ipotesi si sono rivelate infondate:

-        si diceva che ci sarebbero stati blackout generalizzati e duraturi per la fine delle risorse energetiche (entro Marzo 2022);

-        si diceva che ci sarebbe stato il mancato approvvigionamento di generi alimentari (tanto imminente a gennaio 2022 da non esserci il tempo neppure per crearsi un orto);

-        si diceva che ci sarebbe stato il rastrellamento casa per casa dei non vaccinati over 50 (febbraio 2022);

-        si diceva che sarebbe stato dichiarato lo stato di guerra e la legge marziale (maggio 2022);

-        si diceva che non ci avrebbero più permesso di lavorare, ma poi il gp è stato tolto ad eccezione dei sanitari;

-        si diceva che non saremmo più entrati negli uffici e nelle banche (anzi qualcuno diceva pure che non avremmo neppure potuto più prelevare allo sportello automatico), ma poi l’obbligo di gp è stato tolto;

-        si diceva che ci sarebbe stata l'interruzione totale delle comunicazioni (ormai imminente da mesi);

-        Si dicevano insomma tante cose che poi non si sono verificate, ma che hanno tenuto col fiato sospeso tante persone che ci credevano o che credevano alle persone che diffondevano queste previsioni catastrofiste.


A me viene il dubbio che certe persone non sappiano più fare a meno di propagandare la paura e che senza un nemico da combattere non avrebbero più l’attenzione ed il seguito a cui si sono abituati in questi ultimi 2 anni e mezzo.

Però in fondo ognuno deve fare la propria esperienza ed è esperienza anche rimanere impantanati nel continuo temere di catastrofi imminenti che puntualmente non si verificano, ma che tanto sicuramente sono solo rinviate perché per alcuni è troppo complicato avere l’umiltà di ammettere di avere avuto torto.

Ci vuole coraggio per ammettere i propri errori, ci vuole coraggio per prendere posizioni individuali e difendere i propri ideali e soprattutto ci vuole coraggio per cercare soluzioni concrete anche nel nostro personale vivere quotidiano. 

E' molto più semplice seguire qualcuno e delegare all’esterno la responsabilità della propria realtà per poi lamentarsi (sempre verso l’esterno) quando le cose non vanno per il verso giusto.

 

Felice Vita

Salvatore

(Scritto il 27 Luglio 2022)