Pagine

domenica 22 maggio 2011

Cinque nuovi farmaci su sei non funzionano, sostiene un medico


Una notizia un pò “datata”, ma pur sempre di attuale importanza. Un promemoria che ricorda come le vite delle persone sono legate a doppio filo alle case farmaceutiche che “sicuramente” ci vogliono “bene” e non vedono l’ora di inondarci di nuove pillole per curare i sintomi e non le malattie. E’ quello che, a quanto pare, si continua a fare dovunque si volti lo sguardo: pensate all’inflazione e come viene definita dal mainstream , ad esempio. Con questa “soluzione” si vuole tenere narcotizzata ed assuefatta quanta più gente possibile in modo che possa essere strappato dalle mani dei consumatori lo “scettro” della decisione ultima, e comodamente piazzarlo nelle mani dei produttori.

Un modo scorretto di agire che non fa altro che distorcere l’ambiente economico che ci circonda ed in particolare, come in questo caso, quello legato alla salute.

_________________________________________

di Stephen Adams (*)

Le grandi ditte hanno a lungo pubblicizzato le medicine brevettate, hanno speso molto per farle prescrivere dai dottori e ne hanno sminuito i seri effetti collaterali, ha detto il professor Donald Light, un sociologo e professore di salute comparata alla University of Medicine and Dentistry nel New Jesrey, Stati Uniti.

Quando gli “effetti collaterali tossici” di farmaci prescritti sono stati presi in considerazione, ed anche il loro uso improprio, egli ha affermato che fossero “una significativa causa di morte”.

Ha affermato che le statine che abbassano il colesterolo sono un classico esempio di un’industria farmaceutica che loda esageratamente un prodotto come pillola meravigliosa a prevenzione degli attacchi di cuore, nonostante ci siano prove che possano fare più male che bene.

In un documento che ha presentato all’American Sociological Association (ASA) martedì, ha detto che le compagnie farmaceutiche sono colpevoli di aver creato un “mercato di fregature” – uno in cui il venditore sa molto di più dell’acquirente sul prodotto e trae vantaggio da questo fatto.

Ha detto: “A volte le compagnie farmaceutiche nascondono o minimizzano le informazioni sugli effetti collaterali pericolosi dei nuovi farmaci e gonfiano i benefici dei farmaci”.

“Poi spendono il doppio o il triplo del tempo nel merketing, piuttosto che nella ricerca, per persuadere i dottori a prescrivere questi nuovi farmaci”.

“I dottori possono ricevere informazioni fuorvianti e quindi disinformare i pazienti sui rischi di un nuovo farmaco. E’ davvero un mercato ingiusto”.

Afferma che sia “il più pericoloso mercato di fregature della società moderna”, costituito da farmaci con effetti collaterali tossici ed usati impropriamente diventano una causa significativa di morte negli Stati Uniti.

“Né le guerre e nemmeno gli incidenti stradali ci vanno vicino”, ha detto.

Le sue dichiarazioni sono state respinte dall’Association of the British Pharmaceutical Industry (ABPI), secondo cui egli “accusa tanto, ma stristemente è a corto di prove schiaccianti”.

Ma il professor Light, che ha anche scritto articoli per il British Medical Journal e per il Lancet, ha detto che dati di ricercatori indipendenti suggeriscono che cinque nuovi farmaci su sei (85%) forniscono pochi, se non nessuno, nuovi benefici.

Le sue affermazioni sono delineate nel documento ed anche libro, The Risk of Prescription Drugs, che dovrebbe essere pubblicato questo autunno.

Ha detto che con le statine le compagnie farmaceutiche hanno concentrato una complessa serie di relazioni tra le malattie del cuore, i grassi saturi ed il colesterolo nel messaggio ultra-semplicicstico “il colesterolo uccide”.

Tuttavia due grandi test sulle statine hanno scoperto scarse evidenze secondo cui esse riducono il rischio di attacchi di cuore. Ha detto che una grande meta-analisi di un certo numero di studi ha scoperto che “le statine non erano associate alla riduzione nel rischio di qualsiasi causa di morte”.

Il professor Light sostiene: “Gli attuali incentivi per la ricerca producono pochi [farmaci] che sostanzialmente migliorano le possibilità dei pazienti di riprendersi o evitare la morte, ma un grande numero di framaci a malapena innovativi ogni anno”.

“Questi nuovi farmaci di poco beneficio consumano circa i quattro quinti dei costi di tutti i farmaci”.

Ha accusato le compagnie di inondare i regolatori dei famaci con grandi numeri di “test clinici incompleti, parziali e sotto lo standard”.

Ha detto: “Il risultato è che i farmaci vengono approvati senza nessuno in grado di sapere quanto efficaci siano in realtà o quanto danno possono causare”.

Sostiene che quando i pazienti si lamentavano di reazioni avverse, degli studi hanno mostrato che i medici tendenzialmente li accantonavano.

Tuttavia l’ABPI si è schierata a forte difesa del settore. Un portavoce ha detto: “Milioni di persone sono vive oggi grazie alle medicine. Le medicine hanno trasformato la gestione delle condizioni che in precedenza causavano la morte, una ridotta qualità della vita o una ospitalizzazione obbligatoria”.

“Ci sono ancora grandi bisogni medici insoddisfatti e l’industria farmaceutica sta conducendo attivamente ricerche per nuove cure che si indirizzano a queste malattie”.

Lei ha fatto notare che ora c’è “una maggiore trasparenza nei risultati dei test clinici” con le compagnie che registrano i loro risultati sui siti web, come ad esempio su www.clinicaltrials.gov.

“L’industria farmaceutica inglese aderisce anche ad un rigido codice di pratica sulle vendite e di marketing sui suoi prodotti”.

Un portavoce del Medicines and Healthcare products Regulatory Authority ha riconosciuto il bisogno di espandere la conoscenza dei possibili effetti collaterali dei nuovi farmaci tra la popolazione, dopo i test clinici.

“Per questa ragione la sicurezza di tutte le medicine è monitorata da vicino dal MHRA”.

[*] traduzione di Johnny Cloaca

Nessun commento:

Posta un commento