Questo titolo volutamente provocatorio vuole dare però un messaggio semplice e serio.
In vista dei Referendum Abrogativi del 12 e 13 Giugno, vista la propaganda monolaterale delle ragioni del SI sul web, in TV, sulla stampa e persino sui manifesti per strada e la totale assenza di alcun tipo di informazione sulle ragioni del NO(1) è praticamente certo che la maggior parte delle persone che andranno a votare voteranno SI.
A questo punto è abbastanza ovvio che chi è contrario all'abrogazioni proposte da un dato Referendum piuttosto che votare NO, contribuendo così al raggiungimento del Quorum, sarebbe preferibile che non si recasse affatto a votare, infatti in caso di non raggiungimento del Quorum (50 % degli aventi diritto +1) il Referendum non sarebbe valido e non verrebbe quindi abrogato alcun articolo o comma di legge previsto da quel Referendum.
Al Referendum non votare equivale comunque ad una scelta, la scelta, ad esempio, di non condividere una proposta di abrogazione di una norma, la cui cancellazione, secondo noi, non porterebbe alcun beneficio o peggio ancora causerebbe un danno.
Non andando a Votare dimostriamo il nostro totale disinteresse per la proposta referendaria in oggetto ed evitiamo magari eventuali successive riproposizioni con relativo risparmio economico.
A tal proposito mi preme ricordare che secondo quanto previsto dall’Art. 1 comma 4 Legge del 03 Giugno 1999 nr. 157 nel caso in cui il referendum raggiunga il quorum, ai comitati promotori viene riconosciuto un rimborso pari alla somma risultante dalla moltiplicazione di lire 1000 per ogni firma valida fino alla concorrenza della cifra minima necessaria per la validita' della richiesta (500.000).
Facendo due conti: 0,52 (1000 lire) per 500.000 firme fa esattamente 260.000 mila euro, ovviamente per 4 (il numero dei quesiti) uguale 1.040.000 Euro.
Infine nel caso in cui si è interessati ad un solo quesito referendario c'è anche la possibilità di recarsi alle urne e farsi consegnare solo la scheda per cui si intende votare.
Info Tricks
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Nota:
(1) Nel mio piccolo ho cercato di dare voce ad un inesistente comitato del NO (o meglio del non voto) con diversi post pubblicati nei giorni scorsi. Per chi non l’avesse letti e fosse interessato ecco i link ed un rapido riassunto.
Nel post Referendum BUFALA : ci prendono in giro e spendono i nostri soldi !!! ho parlato del quesito referendario sul Legittimo Impedimento e di come sia insensato ed inutile (oltre che economicamente gravoso) abrogare una legge che decade comunque ai primi di ottobre di quest'anno (18 mesi dall'entrata in vigore) considerato che la trafila burocratica, in caso di vittoria dei "SI", porterebbe all'abrogazione di tale legge a fine Settembre.
Nel post Referendum BUFALA: Un buco nell'ACQUA ho parlato dei cosidetti quesiti sulla "privatizzazione dell'acqua" e di come uno di essi disincentiva gli investimenti svincolando gli aumenti tariffari a prescindere dal capitale investito mentre l'altro abroga la possibilità di aprire al mercato e quindi alla concorrenza lasciando la gestione di tutti i servizi locali di rilevanza economica esclusivamente nelle mani dei soggetti pubblici che spesso risultano essere carrozzoni politici utili solo per alimentare le clientele elettorali, inoltre lavorando spesso in perdita gravano economicamente sugli enti locali. Infine è stata una direttiva europea ad imporci l'apertura al mercato per la gestione dei servizi locali ad importanza economica e difficilmente un referendum potrà avere effetto su una disposizione europea.
Nel post Nuovo Referendum Nucleare ... ennesima BUFALA: Ora chi vota SI chiude la porta alle ENERGIE RINNOVABILI ho parlato di come con il Decreto Omnibus sono stati cancellati tutti i punti che si chiedeva di abrogare con il Referendum sul Nucleare. Successivamente la Corte di Cassazione ha disposto il trasferimento della richiesta di abrogazione referendaria sulle disposizioni di cui all'articolo 5 comma 1 e 8 di tale decreto Legge. Questi commi però non trattano di proliferazione Nucleare ... anzi ...infatti nel comma 1 leggiamo espressamente che "... NON si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare." (quindi abrogarlo mi sembra un bel PARADOSSO), mentre nel comma 8 la parola «nucleare» non è nemmeno menzionata, ma si fa riferimento ad una «strategia energetica nazionale» da adottare entro 12 mesi, cosa di totale buon senso. Tale «strategia energetica nazionale» prevede tra l'altro di incrementare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di tutte quelle fonti di energia alternative ai combustibili fossili (che emettono gas ad effetto serra) RINNOVABILI comprese.
Strumentalizzazione Politica dei Referendum
Amici della Terra Italia: Perché due NO ai referendum sull’acqua
Referendum sull’acqua – Qualche utile precisazione
REFERENDUM SULLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
Referendum BUFALA: Lo spauracchio Nucleare
Non bisogna votare più per nulla.L'unico modo per costringere tutta la ciurmaglia a cambiare l'architettura decrepita di questo Stato.
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