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venerdì 15 aprile 2011

Chi ha ucciso Vittorio Arrigoni ?

Chi ha ucciso, ma soprattutto chi aveva interesse ad uccidere Vittorio Arrigoni?

Guardando il video sottostante mi sono fatto un'idea abbastanza chiara  in merito ...

e voi?


Se il video non vi bastasse ...
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IN MEMORIA DI VITTORIO ARRIGONI


Proprio questa sciagurata mattina, mentre batto i tasti del PC, soffro la morte di un uomo: Vittorio Arrigoni. Vittorio aveva abbandonato la sua comoda vita e il suo comodo lavoro per andare in soccorso della popolazione palestinese di Gaza City. Non combatteva perchè era un pacifista ma faceva qualcosa di meglio: testimoniava.

Testimoniava i bombardamenti aerei degli F16 israeliani; testimoniava gli spari dei militari IDF (l’esercito israeliano) sui pescatori di Gaza; testimoniava la massiccia uccisione di civili innocenti; testimoniava la lenta e inesorabile morte per leucemia delle vittime del fosforo bianco; in poche parole testimoniava l’inferno in cui si trova il popolo palestinese, martoriato da decenni di occupazione israeliana. Testimonianza più che necessaria di fronte ad un’opinione pubblica occidentale omertosa, e spesso e volentieri compiacente, per lo scempio che sta avvenendo in quelle terre.

Da oggi questa testimonianza non ci sarà più. Due orecchie, due occhi e una bocca in meno sentiranno, vedranno e diranno una semplice verità. Una verità che vogliono uccidere perché è scomoda.

Sorprende che gli assassini di Vittorio siano proprio palestinesi: i Salafiti, un gruppo fondamentalista spina del fianco di Hamas e pedina nel gioco del “divide et impera” dell’occupatore israeliano. Mettere palestinesi contro altri palestinesi: Israele lo ha fatto dall’inizio della sua storia e lo fa ancora oggi. Del resto lo facevano gli antichi romani, quindi di che ci sorprendiamo?

Vittorio sembra sia morto soffocato. Il corpo è debole e senza ossigeno non vive.

Ma Vittorio non è stato solo corpo: è stato un esempio. E gli esempi sono eterni.

Abnegazione, Coraggio, Spirito di solidarietà e Pazienza, uniti all’idea che siamo tutti esseri umani e che sia un crimine intollerabile che un uomo calpesti la vita e la dignità di un altro uomo. Questo era Vittorio e queste erano le sue idee che, nonostante lui sia morto, continueranno a volare libere e troveranno sempre qualcuno felice e orgoglioso di accoglierle e imitare l’esempio di questo grande uomo, nella Speranza che un mondo migliore sia possibile per i palestinesi e per tutti.

Non siamo solo carne e non siamo solo animali: siamo esseri umani.

Perciò concludo questo semplice e dovuto elogio nel modo in cui Vittorio concludeva ogni suo articolo: “Stay Human”.

Restiamo umani.

 
... ed ancora ...
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La morte di un eroe del nostro tempo, che, sempre di più, avrà bisogno di eroi.

Vittorio Arrigoni è stato ucciso perché chi uccide non tollera testimoni. Ma anche perchè la spirale di follia in cui questo mondo sta scivolando richiederà sangue sull’altare dei potenti. Il modo migliore di onorare la sua memoria sarà quello di prepararci a fronteggiare un’ondata di violenza che sarà proporzionale alla gravità della crisi in cui si dibattono i poteri che hanno condotto il pianeta nella tempesta che è già cominciata.

Useranno l’inganno per perpetrare le loro violenze. Come in questo caso orribile. Hanno usato la sigla “salafita” perchè si riversasse sul mondo islamico l’esecrazione inevitabile. Ma era un trucco, ovviamente ignobile, per dirottare l’attenzione. Non volevano nessuno scambio di prigionieri. Volevano uccidere Vittorio.

Un ragazzo meraviglioso. Coraggioso, pieno di abnegazione, di idee buone. Scriveva “restiamo umani”: era la sua sigla. Niente è stato detto di più aderente alla realtà di cui avremmo bisogno, di fronte alla disumanità che lui ci aveva raccontato: la ferocia dell’assalto contro Gaza, la determinazione di uccidere i civili, di sterminare “gli scarafaggi” che osano esistere in un luogo che Israele ha deciso essere suo.

Ma Vittorio è stato ucciso perchè resisteva contro un nemico molto più grande.

Dovremo “restare umani” mentre ci assalgono, mentre colpiscono tutti i nostri “territori”, a cominciare dal nostro cervello, dal nostro corpo, dall’acqua che noi siamo, dall’aria che respiriamo, dalla terra a cui siamo ancorati. Il mostro Mercato ha ormai bisogno, per crescere, di annientare la nostra umanità.

Fukushima, la crisi finanziaria, la guerra in Libia, la rivolta araba, sono solo i lampi all’orizzonte.

Dovremo “restare umani” anche perché, se cedessimo – per rabbia, per angoscia – loro avrebbero già vinto.

di G. Chiesa

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