Dietro a tutto ciò si cela il sistema del signoraggio: la moneta viene stampata da banche private – come la Federal Reserve che di federale ha solo il nome – che poi la “prestano” ai governi caricando gli interessi.
In questo modo i governi, invece di pagare il valore corrispettivo della moneta, pagano alle banche private un determinato tasso di interesse deciso dalle banche stesse. Questo è ciò che viene definito signoraggio bancario e che viene inutilmente denunciato da anni da molti ricercatori.
Senza andare molto lontano, prendiamo come esempio lo Stato italiano: quando ha bisogno di euro, si fa prestare una certa cifra dalla Banca Centrale Europea (BCE) a un determinato tasso di interesse. Per pagare gli interessi lo Stato dovrà farsi imprestare altro denaro, andando ovviamente ad aumentare il debito pubblico.
Per colmare il debito lo Stato non potrà far altro che svendere il proprio patrimonio pubblico attraverso opere di privatizzazione o attraverso la leva fiscale, ovvero aumentando le tasse dei contribuenti, ignari di questo sistema. Questo perché non sono gli Stati a stampare direttamente la moneta, ma sono banche private che prestano moneta dietro interesse. In questo modo gli istituti bancari privati si arricchiscono alle spalle dei cittadini.
Allo stesso modo le banche che appartengono alla Federal Reserve «non sono istituzioni americane. Sono monopoli di credito privati che si basano sul popolo statunitense per arricchire se stessi ed i loro clienti stranieri, gli speculatori e predatori interni e stranieri, e i ricchi predatori usurai» .
Volete sapere come funziona la FED? Allo stesso modo della BCE, la Banca Centrale Europea: «il Governo [USA n.d.a.] ha garantito il potere di emettere moneta alle banche della FED. Queste creano moneta, poi la prestano al governo caricando gli interessi. Il governo preleva la tassa sul reddito per pagare gli interessi sul debito».
Negli ultimi due secoli si sono avvicendati molti critici del sistema, compresi Presidenti americani, poeti, intellettuali, scrittori. Thomas Jefferson fu un vero e proprio profeta in patria quando ebbe a prevedere il pericolo di una Banca privata centrale:
Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l’inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.
Dello stesso avviso il settimo Presidente americano, Andrew Jackson: «Il debito nazionale è una frode perpetrata verso gli USA dagli interessi dei banchieri internazionali. La migliore soluzione per il debito nazionale e per la sicurezza sociale è che gli USA smettano di permettere a una società privata di stampare la moneta e di caricarci sopra gli interessi». Eppure il sistema del signoreggio bancario è ancora vivo e vegeto e ingrassa i ricchi banchieri. Più cinico Henry Ford, che con disillusione constatava: «È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina».
Persino il fondatore della religione di Scientology, Ron Hubbard, criticò a più riprese, nell’ambito di alcune conferenze, il sistema del signoraggio, constatando con amarezza come il sistema di controllo finanziario delle lobby influenzi il destino dei popoli attraverso il controllo del denaro e con esso dei Governi:
I nostri nemici su questo pianeta, sono meno di dodici persone. Sono i membri della Banca d’Inghilterra e di altri circuiti finanziari. Essi possiedono le catene di giornali ed essi sono, come se non bastasse, in tutte le istituzioni che si occupano di salute mentale che sono sorte nel mondo […]. E questi, apparentemente, hanno deciso, in un momento lontano del passato, una particolare strategia. Avendo il controllo della riserva aurifera del pianeta, sono entrati in un programma per portare ogni governo alla bancarotta e sotto il loro dominio, cosicché nessun governo sarebbe stato capace di iniziative senza il loro appoggio.
Tratto da “L’altra faccia di Obama – Ombre dal passato e promesse disattese” di Enrica Perucchietti, puoi trovare il libro QUI.
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