Dopo avere imbonito con astuzia i seguaci del babaismo, attraverso la spettacolare operazione “Cortina fumogena” e terminata la prima tranche di nuove tasse (autoreplicanti) per tutti, soprattutto se poveri, il balitore al servizio dell’usura, Mario Monti, sembra avere intenzione di dedicarsi ad un nuovo capitolo del progetto “affonda Italia” che sta alacremente portando avanti per conto terzi. Laddove i terzi sono costituiti dalla grande finanza internazionale, coniugata attraverso banche e multinazionali.
Per iniziare a prodursi nei licenziamenti di massa probabilmente i tempi non sono ancora maturi, ragione per cui, nell’attesa che lo diventino, contando sull’ausilio della “stampa amica” che incensa ogni passo compiuto dal Cagliostro di Goldman Sachs, trasformando il letamaio in un balsamario, l’usuraio sembra per ora accontentarsi di qualche provvedimento minore, finalizzato a caducare l’art. 18 ed eliminare progressivamente i contratti nazionali, affinché la strada per le lettere di licenziamento risulti il più possibile sgombra da impicci.
Sembrano maturi invece i tempi per lanciare la campagna delle paventate liberalizzazioni, già tentate a suo tempo dal buon Bersani , precedute come sempre dall’elegiaco e starnazzante codazzo dei giornalisti italiani impegnati ad avallare la nuova bareria, presentandola come un irrinunciabile passo sulla via dell’eldorado costituito dal progresso e dal libero mercato, sulle cui terre tutti (poveri e ricchi) un giorno del mai potranno allegramente banchettare in compagnia.
Agli italiani viene raccontato sulle pagine dei giornali che grazie alla bonomia del grande usuraio (Stefano Benni avrebbe usato un altro termine assai più consono) i cittadini avranno più taxi e ad un costo più basso, troveranno più farmacie e potranno fare indigestione di farmaci a prezzo da discount, potranno andare a fare shopping la notte con la carta di debito dentro ad esercizi commerciali sempre aperti in trepidante attesa dei loro chip, saranno in grado di fare finalmente causa a tutto e tutti (compreso il vicino e la signora con il cane che sporca il marciapiedi) grazie ad uno stuolo di avvocati pronti a “bussare” all’ombrellone come vu cumprà, godranno finalmente dei saldi tutto l’anno, perché i commercianti impareranno a nutrirsi di aria fritta, sacrificando il proprio ricarico sull’altare di un’Italia che si modernizza e diventa bella e libera, come gli States.
In realtà, scrostando le evanescenti illusioni sostenute da tanto bettolare, l’operazione liberalizzazioni viene portata avanti con l’unico scopo di eliminare definitivamente i tassisti, i benzinai, i commercianti, i farmacisti (titolari di farmacia) gli avvocati indipendenti ed alcune altre categorie.
Le grandi compagnie (facenti capo a banche e multinazionali) gestiranno il mercato dei taxi, più ricco di mezzi ma con al volante dipendenti precari con paghe da fame, facendo si che laddove sbarcavano il lunario migliaia di famiglie sostenute da un lavoratore imprenditore, sopravviveranno sotto la soglia di povertà migliaia di poveracci costretti ad un lavoro indecente, saltuario e mal pagato.
Le farmacie passeranno progressivamente dalle mani d’imprenditori facoltosi che avevano investito un discreto capitale nell’impresa, a quelle dei colossi dell’industria farmaceutica e della grande distribuzione, che non mantengono famiglie (tranne le poche che compongono i gruppi di potere) ma fondi d’investimento anonimi quanto può esserlo un alieno.
I pochi negozi ancora in piedi chiuderanno i battenti, non potendo competere in termini di costi con la grande distribuzione che aspetta trepidante di fagocitarli e magari riciclarne i titolari sotto forma di precari part time.
I benzinai termineranno di essere titolari (o semi titolari visto che la situazione attuale già non è idilliaca) del loro esercizio e nel migliore dei casi potranno aspirare ad un ruolo di dipendente precario delle grandi compagnie petrolifere, presso la pompa che gestivano da parecchi decenni e che una volta consentiva loro di mantenere la famiglia.
Gli avvocati diventeranno dipendenti (agiati?!) di grandi studi modello americano che fattureranno cifre astronomiche a beneficio del gotha che ben conosciamo.
E gli italiani? Si ritroveranno sempre più poveri e sempre più americani, ma vuoi mettere l’ebbrezza di fare shopping sotto le stelle e viaggiare in taxi quando vuoi? Sempre che il mestiere che ti permetteva di accedere al desco due volte al giorno non fosse il commerciante, il tassista o il benzinaio (farmacisti ed avvocati il lunario lo sbarcheranno lo stesso), in questo caso nada, è il progresso, bellezza!
di Marco Cedolin
Tratto da: http://ilcorrosivo.blogspot.com/2012/01/liberammazziamo.html
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