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martedì 13 settembre 2011

NELLE MANI DEI CINESI ?


Per ora è solo il Financial Times a comunicarlo, citando dei funzionati italiani secondo i quali Lou Jiwei, che è il presidente della China Investment Corp, ovvero uno dei più grandi fondi sovrani cinesi, è stato a Roma per incontrare il nostro ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

In parole semplici, e al di là degli incontri di rito - già due settimane addietro il direttore generale del tesoro si era recato a Pechino - c'è la seria possibilità che arrivi un investimento ingente da parte dei fondi sovrani cinesi sui nostri titoli di Stato. Questa possibilità, ovviamente, arriva in uno dei momenti più delicati per l'Italia, in merito alla sua possibilità di rifinanziarsi emettendo debito. E gli avvoltoi, ovviamente, accorrono quando c'è già quasi puzza di cadavere.

Tremonti sarebbe costretto a cercare altre alternative per piazzare i nostri titolo di Stato, soprattutto perché non è ancora chiaro - anzi è in forte dubbio - se la Banca Centrale Europea continuerà ad acquistare i nostri Bond o meno, e dunque si rivolge anche a Oriente.

Secondo il FT la Cina dovrebbe controllare, al momento, circa il 4% dei 1900 miliardi del debito italiano (dunque all'incirca una ottantina di milioni) ma questa mossa potrebbe far spostare di molto le cifre. Del resto al momento la Cina ha in mano circa 1000 miliardi di dollari del debito statunitense, e potrebbe pensare di differenziare di molto il proprio portafoglio acquistando anche in Europa, come fatto a suo tempo, sebbene in modo limitato, con Grecia e Portogallo.

I numeri non cambiamo la sostanza delle cose: potremmo finire in mano cinese.

E lo stesso Obama, del resto, appare piuttosto innervosito dalla cosa, ovvero dal fatto la Cina stia iniziando seriamente a dismettere dollari per acquistare in Europa. Malgrado appaia che i mercati apprezzino tale possibilità (a Oriente sono in ripresa) secondo il presidente statunitense "tutta l'economia mondiale resterà debole fino a che l'Europa non avrà risolto i suoi problemi finanziari". Il che è come un toro che dà del cornuto all'asino, ma tant'è: l'attacco all'Euro e all'Europa sta avendo, per il momento, pieno successo, visto che, tra le altre cose, il cambio al momento vede l'euro in forte calo sul dollaro. Obama ha anche, candidamente, affermato che ci sarebbe "un problema grave (per) Spagna e Italia se i mercati continuassero a prendersela con questi due grandi paesi".

Come se i "mercati" fossero entità del tutto estranee a Obama, la cui amministrazione è di fatto controllata da Goldman Sachs, come sappiamo, che sui mercati agisce come un vero e proprio cecchino.

di Valerio Lo Monaco (www.ilribelle.com/)

Per gentile concessione de “La Voce del Ribelle”

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