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lunedì 18 aprile 2011

La Libia no, la Russia no, l'Iran no...


Molto interessanti i nuovi cablo di Wikileaks usciti oggi su Repubblica. Saranno pure un'operazione studiata a tavolino, ma a me quel che si riporta pare assai plausibile.

Dai riassunti dei cablo di oggi, il messaggio è chiaro: secondo i nostri alleati che li scrivono, l'Italia non dovrebbe comprare petrolio e gas proprio da nessuno. O almeno, a parte una lista di proibizioni non risultano suggerimenti su fornitori accettabili.

Oggetto del contendere è come sempre la Russia, e gli accordi dell'ENI e dello Stato italiano che non fanno dormire l'ex ambasciatore Spagli il quale non si capacita di come comprare dai russi a noi "non sembri un problema". Proprio non ci entra in zucca che dobbiamo liberarci della "dipendenza" dalla Russia. Molto divertente leggere come Tremonti e Scaroni gli danno la guazza, condividendo serissimi che sì, è un disastro, di questi russi occorre proprio liberarsi, non se ne può più, per poi continuare imperterriti con accordi e importazioni. Scaroni prova a convincere che "Gazprom è un partner commerciale perfetto, soltanto un po' burocratico e lento, ma affidabile", e viste le orecchie da mercante della controparte aggiunge perfidamente (e sensatamente): "importare gas dall'Iran è l'unica grande alternativa alla Russia".

Apriti cielo! "Gli Usa scoraggiano nei termini più netti possibili l'iniziativa", è la risposta, e "in seguito a quell'incontro, Washington dà ordine alle periferie di far giungere duri messaggi a Scaroni su Russia e Iran".

Libia, Russia, Iran, insomma se escludiamo l'Algeria nessuno dei nostri fornitori abituali, e finora affidabili, è gradito all'alleato. Per tacere dell'inesausta querelle sui tubi. E siccome l'Arabia Saudita, il Venezuela, il Canada e il Messico sono piuttosto lontanucci, guardando la cartina geografica pare che non esistano molte altre opzioni. Che dobbiamo fare, di grazia, a parte continuare a depennare tizio e caio? Qualcosa bisogna pur metterci, nella caldaia e nel serbatoio, o ci inviassero una fornitura di biciclette così non se ne parla più.

Ultima osservazione, sui soliti media. Mi chiedo quale sia l'intento di Repubblica nel pubblicare tali sunti, oltre al sacrosanto diritto di cronaca. Mettere in cattiva luce il governo, forse? Dobbiamo quindi dedurre che Repubblica la pensa come gli autori dei memo, e che un eventuale futuro governo gradito a Repubblica NON comprerà più greggio e gas da Libia, Russia e Iran. Hmmm. Quasi quasi vado a fare il pieno. Con parecchie taniche, però.

di Debora Billi
Tratto da: http://petrolio.blogosfere.it/2011/04/la-libia-no-la-russia-no-liran-no.html

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