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venerdì 15 aprile 2011

Costa d’Avorio ... epurazioni in corso ...


12 aprile 2011: Comunicato urgente del governo (in esilio ndr) della Costa d’Avorio

Il governo della Costa d’Avorio ritiene con la presente informare l’opinione nazionale e internazionale delle epurazioni e delle esecuzioni sommarie commesse dai ribelli che agiscono per contro del Sign. Alassane Dramane Ouattara d Abidjan, sulla base di criteri etnici, religiose e politiche. Si tratta di un epurazione etnico-religioso. Questi casi che si sono moltiplicati in questi giorni nella capitale economica ivoriana, vengono soprattutto rilevati nelle comunità ritenute vicine al presidente della Repubblica Lauretn Gbasbo, in particolare Yopougon e Cocody.

I quartieri ie Yopougon Km-17, Yopougon-Sicogi e Riviera 2, tra gli altri, pagano oggi un pesante tributo a causa di pratiche di altri tempi. In questi quartieri, moniti di liste di persone da eliminare con ogni mezzo, queste bande armate al soldo di Alassane Deamane Ouattara aggrediscono, uccidono, saccheggiano e violentano le popolazioni profondamente traumatizzate. La macchina per uccidere è partita. Si contano inoltre molte centinaia di morti e migliaia di feriti gravi, principalmente per colpi d’arma da fuoco e a colpi di machete. Questa bande armate innalzano degli sbarramenti nelle vie dentro i quartieri e procedono a dei controlli dei residenti. Gli uomini sono separati dalle donne. Tra gli uomini, gli individui che hanno dei nomi che suonano come non nordici (significa non originari della Costa d’Avorio) gli studenti, i membri delle Forze della Difesa e della sicurezza (Fds), tutti presunti essere pro-Gbagbo vengono sistematicamente giustiziati o inviati dai combattenti di Alassane Ouattara verso una destinazione sconosciuta. Gli altri vengono forzatamente arruolati nelle file della ribellione ivoriana. Di fronte a questa deriva, il governo della Costa d’Avorio chiede al contingente delle operazioni delle Nazioni Unite, Onuci, e alla forza francese Licorne di mettere in atto le iniziative utili a far terminare queste epurazioni e di assicurare la protezione della popolazione civile su tutta l’estensione del territorio ivoriano.

Inoltre, il governo della Costa d’Avorio lancia un appello alla Croce Rossa internazionale e alle organizzazioni del diritto dell’Uomo affinché agiscano da ora, per salvare la vita di centinaia di migliaia di civili innocenti.

Per il governo della Costa d’Avorio, Alain Toussaint, consigliere del presidente Laurent Gbagbo, responsabile per le relazioni con i Paesi dell’Unione Europea.

Tratto da: Rinascita.Eu

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