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martedì 29 marzo 2011

Gli USA stanno ricattando Putin e la Russia

 Joseph Biden e Vladimir Putin

RICATTO: IL VICE-PRESIDENTE AMERICANO MINACCIA UNA RIVOLUZIONE SE PUTIN SI RIPRESENTERA’ ALLE ELEZIONI.

Sui media emergono nuovi e interessanti dettagli sulla recente visita del vicepresidente americano Joseph Biden a Mosca, nel corso della quale egli si è incontrato con il presidente russo Dmitri Medvedev, con il Primo Ministro Vladimir Putin e con i leader dell’opposizione russa.

Il rappresentante di questi ultimi, il campione di scacchi Garry Kasparov, sul blog [http://garry-kasparov.livejournal.com/25189.html] che tiene presso il sito dell’emittente radiofonica russa “Eco di Mosca”, ha rivelato, in un articolo intitolato “Parlar chiaro nella Sacra Patria”, ciò che Biden ha detto agli oppositori russi durante l’incontro:

“E’ significativo il fatto che Biden, nonostante dovesse recarsi ad una conferenza presso l’Università di Mosca, abbia continuato a rivolgerci domande e alla fine ci abbia detto con molta franchezza di aver detto a Putin, durante un incontro, di non considerare opportuna una sua candidatura per un nuovo mandato. Secondo il vicepresidente americano, la Russia è stanca di Putin e questa stanchezza diventerà sempre più forte e condurrà inevitabilmente ad eventi simili a quelli che stanno scuotendo il mondo arabo. E’ evidente che la dinamica di questi eventi costringe gli USA a rivedere le proprie relazioni con tutti i regimi autoritari, Russia compresa. La permanenza di Putin non rappresenta più una costante imprescindibile per la politica estera americana”, ha detto Kasparov nel suo blog. (Tratto dal blog http://blogghete.altervista.org/)

Perche' queste minacce? Putin e' l'uomo forte della Russia molto amato dalla popolazione e molto autonomo rispetto agli USA. Per lui l'importante e' il benessere del popolo russo NON di quello inglese, israeliano od USA. E questo agli USA da' molto fastidio. Essi sono riusciti a circuire Medvedev e quindi stanno facendo di tutto per far cadere Putin. Qualora non ci riuscissero passerebbero al piano B creando rivolte e destabilizzazione nel suolo russo attraverso i soliti integralisti arabi....

Si stanno gia' muovendo in questo senso infatti proprio l'altro mese si sono riavvicinati al presidente del Uzbekistan Karimov con il quale hanno siglato degli importanti contratti e per essere piu' sicuri di controllare lo Stato stanno massicciamamente finanziando gli integralisti attraverso la mano amica saudito-israeliana, lo scorso anno invece attraverso la guerra civile farsa in Kyrgistan si sono insediati anche in questo Stato. E' da ricordare che la Russia nei sui confini meridionali e' scarsamente popolata e quindi e' molto facile destabilizzarla, soprattutto ricordando come in caucaso lo sia gia' da tempo, anche qui grazie alle fondamentali forze esterne che lavorano a questo obiettivo. Io comunque ritengo che nel caso Putin si ricandidi l'asse USA-UK_Israele_Arabia Saudita cerchera' prima di destabilizzare il centro asia, poi l'Iran dopodiche' lo Stato persiano verra' invaso e da qui ridurranno a miti consigli anche un duro come Putin.

Ci riusciranno? Non lo so, anzi penso di no essendo gli USA sempre piu' indebitati ed essendo la Cina sempre piu' insofferente verso di loro, E' da dire pero' che gli USA potrebbero reagire alla crisi economica cercando di provocare una guerra mondiale...che volente o nolente dovra' passare attraverso un attacco a Teheran.

Per Putin e la Russia quindi si profileranno anni difficili con attacchi dall'esterno (USA-UK) e dall'interno (Medvedev, Israele, terroristi arabi finanziati da Israele-USA e Sauditi) e con ben pochi amici (Berlusconi, l'Iran).

Speriamo bene. Una Russia potente e' la migliore garanzia ad un futuro di pace.

Tratto da: Flip side of the economy

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